Lui & Lei
Serata a sorpresa!


15.10.2024 |
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"Il mio sesso si fa sempre più duro sotto di te e la tua mutandina si sposta, senti la stoffa dei mie pantaloni sulle tue labbra e ti lasci andare..."
Sei rientrata prima perché vuoi prepararmi questa sorpresa. L’idea ti è venuta da un racconto che hai letto online e adesso vuoi realizzarla. Accendi tutte le candele nel soggiorno e spengi tutte le altre luci. Hai spostato il divano e messo la poltroncina coi braccioli al centro della stanza. Di fronte a lei il tavolo con tutto quello che ti serve. Avvii la musica che avevi già scelto e sorridi soddisfatta dell’atmosfera erotica che hai creato.Ti sposti in camera da letto per preparare la cosa più importante: TE. Ti spogli e tiri fuori dall’armadio il corpetto nero coi merletti. Lo infili e lo stringi dietro la schiena, usando il nastro che lo attraversa tutto. Poi prendi le calze e il reggicalze e te le infili facendo attenzione a non sfilarle. Dopo aver chiuso la clip ti avvicini alla toeletta per aggiungere il collare di perline che hai comprato e che hai conservato nascosto fino ad oggi. Ti siedi e illumini la pelle del petto con cipria e brillantini, poi aggiusti il mascara sulle ciglia e le schiocche rosse col blush. Prendi il rossetto rosso e abbondi senza riserve su entrambe le labbra. Gli orecchini si intravedono tra i capelli che per l'occasione hai deciso di lasciare sciolti.
Guardi l’orologio. A momenti saró da te. Ti alzi e prendi dall’armadio i decolleté neri, l’ultimo dettaglio della tua intrigante e sensuale maschera. Infili le scarpe e ti sposti in soggiorno dodici centimetri più alta; butti giù l’ultimo sorso di vino rimasto nel calice. Senti la chiave girare nella toppa. Tiri un respiro profondo e mi aspetti.
Quando il mio sguardo incontra la stanza ci metto un momento a realizzare cosa sta succedendo. Prima guardo stranito il buio e le candele, poi i miei occhi si posano su di Te e sorrido. Lascio cadere lo zaino per terra tolgo la giacca e il cappotto con un solo movimento. Scivolano addosso e finiscono sul pavimento.
Ciao -, ti dico. – Ci conosciamo? -, e faccio un passo verso di Te. Tu ti stacchi dal tavolo dove eri appoggiata e prendi un calice pieno di vino.
Non credo. -, dici, e ti avvicini a me a passi lenti e felpati con il bicchiere tra le dita. Quando siamo a pochi centimetri di distanza provo a baciarmi ma indietreggi e sorrido, porgendomi il bicchiere.
Così presto? -, dici. – Nemmeno ci conosciamo. -. La mia mano già si è allungata sul tuo fianco e indugia lì, mentre i miei occhi ti dicono tutto quello che stao pensando. Prendi il bicchiere dalla tua mano e lo butto giù in un sorso. Mi guardi soddisfatta e riprendi il bicchiere.
Resta qui. -, dici e vai a posarlo sul tavolo. Prendi due paia di manette argentate che tintinnano e una fascia di raso rossa.
Siediti. -, dici, notando che la forma dei miei pantaloni è già cambiata. Faccio un respiro profondo guardando le manette, poi accenno una risata e scuoto la testa, ma sai che lo voglio fare almeno quanto Te.
Obbedisco, mi siedo sulla poltrona e appoggio le mani sui braccioli. Ti avvicini e ti inginocchi lentamente davanti a me. Allarghi le mie gambe e ti metti proprio in mezzo, mentre mi leghi prima il braccio sinistro e poi quello destro. Quando hai finito provo a muovermi ma le manette mi trattengono. Ti faccio uno sguardo compiaciuto e dico: – Bene. -. Ti alzi e mi guardi negli occhi. La luce flebile delle candele non nasconde tutto il mio desiderio. Con le dita tese tocco le tue cosce e senti la brama che hanno di Te.
Mi sorridi e dici: – Chiudi gli occhi. -, e posizioni la fascia intorno alla testa. La leghi piano, facendo toccare le tue cosce nude con le mie, così che io possa sentire ma non troppo. Ora sono cieco, posso solo sentirti. Le mie cosce si stringono intorno a te, per trattenerti. Scuoti la testa e divarichi le mie gambe, facendo un passo indietro.
Vai verso il tavolo, i tacchi sul pavimento suonano lenti. Torno da me e, questa volta senza sfiorarmi, ti abbassi fino al pavimento e mi leghi i piedi a quelli della poltroncina. Provo a opporre resistenza, ma dura poco, mi arrendo e ti lascio fare, sorridendo soddisfatto. Quando hai finito provo a muovermi e ancora una volta ti confermo che hai fatto un buon lavoro. Mi lecco le labbra, avido di quello che assaggeranno tra poco.
Ti rialzi e ti avvicini. Mi sbottoni la camicia un bottone alla volta, lentamente, mentre l’unico rumore che sentiamo è il mio respiro e la musica sexy che hai scelto come colonna sonora. Quando hai finito con la camicia ti chini su di me, arrivi a un centimetro dalle mie labbra e le sento schiudersi. Mi baci, ricambio con la voracità di un animale intrappolato ma tu continui a leccarmi piano, a baciarmi a piccoli gesti: le labbra, le guance, l’inizio del collo. Senti il mio fiato caldo che riempie tutta la tua bocca, le mie labbra umide vorrebbero trattenere le tue. Ti stringo con i denti la lingua ma afferr il mio collo con la mano e stringi finché non ti lascio andare.
Giochiamo con le bocche e le tue mani fino a che senti che le tue labbra stanno cercando qualcos’altro e che nemmeno tu resisterai a lungo. Ti voglio troppo. E anche tu mi vuoi. Afferri il mio collo con le mani e appoggiandoti a me infili le gambe nei braccioli della sedia. Il contatto del tuo corpo con il mio, e sentirmi duro sotto di te ti fa bagnare subito. Emetti un gemito e fai uno scatto, la poltrona si sposta un po’ in avanti. Stringo i denti per la mia impotenza, e tu spingi ancora di più col tuo peso su di me. Senza lasciarmi il collo cominci a baciarmi e a muoverti avanti e indietro. Il mio sesso si fa sempre più duro sotto di te e la tua mutandina si sposta, senti la stoffa dei mie pantaloni sulle tue labbra e ti lasci andare.
Mi vorresti dentro di te, ma sai che devi aspettare, vuoi aspettare fino a che non ce la faremo più a resistere. Ti sollevi di me, poi ti sposti le coppe del corpetto e liberi il tuo seno, che già scoppiava. Ti avvicini, salendo più sopra di me e mi infili un capezzolo in bocca. Emetto un gemito e lo succhio come acqua. Tu gridi di piacere e mi lasci fare: lecco e mordo entrambi i tuoi seni, mentre il tuo ventre caldo preme su di me fino a sentirmi in ogni parte del corpo. Le mie mani stringono le cosce, i tuoi capezzoli si alternano nella mia bocca alle tue labbra e alle tue dita.
Toglimi la benda. -, ti dico quasi implorando, ma tu neghi. Con una mano inizi a toccarti e ti penetri più dentro. So quello che stai facendo e il mio respiro diventa più affannoso. Apro la bocca e mi fao assaggiare quello che stai toccando.
Cos’è questo? -, mormori al mio orecchio.
Paradiso. -, sussurro io e chiudo le labbra intorno alle dita. – Ancora. -, dico. E tu obbedisci.
Quando siamo sazi del tuo sapore decidi che è arrivato il momento di provare il mio. Togli le gambe dai braccioli e ti inginocchi davanti a me. Mi sfili i pantaloni e le mutande e il mio sesso già duro si tende verso di te. Lo baci, come prima baciavi le mie labbra.
È bellissimo poterti assaggiare dopo tutto il tempo che l’ho desiderato - . Mangi me e tocchi te, mentre i miei respiri e gemiti si fanno più forti. Baci il mio sesso, e tutto intorno. Mordi la pelle sotto la pancia e quella intorno al sesso, facendomi fare piccoli sussulti. Sai quanto mi piace. Non posso toccarti altrove, le mie dita trattengono la tua testa, ma non riescono a stringerla come vorrebbero. Quando mi senti al massimo dell’eccitazione apri la bocca e aspetti che scoppi sopra di te, inondandomi la bocca e la faccia. Getto la testa all’indietro, il mio corpo rilassato si abbandona alla poltrona. Con il viso ancora sporco di me, ti alzi e finalmente mi togli la fascia di raso dagli occhi. Ti sorrido soddisfatto e guardo le manette ai polsi.
Ora tocca a me. - ti dico lanciandoti uno sguardo che sa di una dolcissima vendetta!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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